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CAVALLI

Gli appassionati del nostro sport che mi conoscono sanno quanto apprezzamento rivolgo ai cavalli di razza Gelderlander.

Tutto ebbe inizio nel 1972, quando mio padre Vittorio acquistò 3 cavalli di questa razza, si trattava di bai, balzani di quattro, lista in fronte, testa convessa ed appiattita, un dorso talmente diritto da poterci giocare a bocce ed una struttura scheletrica possente, attaccati avevano distinzione, andature rilevate ed incollatura portata alta.
Fu amore a prima vista, rappresentavano il mio stereotipo del cavallo carrozziere che mi ero costruito osservando fotografie dei primi '900 riportate su libri e riviste, da allora nella nostra scuderia i gelderlander non mancarono mai e mio padre, sostenitore del cavallo ungherese, dopo un primo periodo di perplessità, li utilizzò regolarmente nella sua attività di noleggio per matrimoni, sfilate, eventi vari e quant'altro.

Nel 1977, su invito di Franco Di Chiara, mi recai in Olanda ed in quell'occasione scoprii un aspetto a noi sconosciuto di questa razza: il suo utilizzo come cavallo da show, nella sua terra natale il cavallo gelderlander è soprattutto stimato come cavallo da show e gli viene attribuito un nome specifico: Tuigpaard, per cui un gelderlander, seppur bello e buono, ma senza particolari caratteristiche di andatura viene denominato Koetspaard (cavallo da carrozza) invece un gelderlander che "marcia" viene chiamato Tuigpaard.

Annualmente, da aprile ad ottobre, al Tuigpaard sono dedicati mediamente 80 concorsi tra regionali e nazionali, per cui, vi lascio immaginare il tipo di interesse esistente, in questi concorsi i cavalli sono presentati singoli, in pariglia ed in tandem, sulle modalità di svolgimento ed il lavoro dei cavalli per queste gare occorrerebbe un articolo specifico che in futuro spero di riuscire a preparare.

Al tuigpaard è richiesto, in termini sintetici, di alzare le gambe il più possibile e coprire il più terreno possibile, portando l'incollatura alta e la testa ben chiusa contro la parte inferiore del collo, il tutto deve avere un che di imponente, di qualcosa che vorrebbe spaccare il mondo, dovrebbe dare la stessa sensazione di forza e maestosità del sopraggiungere di una locomotiva alla stazione, con queste parole spero di avervi dato un'idea di quello che dovrebbe essere un vero tuigpaard.

Al viaggio in Olanda del 1977 ne sono seguiti moltissimi altri con il solo scopo di assistere ai concorsi e nel tempo è maturata in me l'dea di partecipare a queste gare, se non che, nel mese di febbraio di quest'anno, tramite Jan van Rooij, vengo a conoscenza che un buon tuigpaard è in vendita, prendo il primo aereo e mi reco in Olanda a prenderne visione. Il cavallo in questione è United King, un sauro di 5 anni balzano da tre, lista in fronte, 1.70 al garrese e figlio di Jonker (attualmente stallone negli U.S.A.), mi dicono che il cavallo è da poco tornato dalla Spagna dove era stato venduto l'anno scorso e dove il proprietario aveva avuto alcune difficoltà con il suo carattere, attacchiamo il cavallo, ci sono problemi nel vestirlo, ma mi rendo conto che il suo "motore" è un 12 cilindri!!!!!!

Detto fatto, acquisto il cavallo e lo do in lavoro a Egbert Emmink, famoso allenatore di tuigpaarden, professionista eclettico e conosciuto come castiga matti.

Emmink incomincia subito a mettere il cavallo in allenamento, nel frattempo sostengo gli esami presso la Federazione Olandese al fine di ottenere il brevetto di guida per partecipare a questa tipologia di concorsi, il cavallo va bene ma c'è ancora molto da fare, il "motore" non è ancora completamente a punto, a volte il trotto non è totalmente regolare e vi sono problemi con la bocca, al mese di aprile Emmink pianifica il programma di concorsi per la stagione, ai quali partecipo per 3 volte, nei rimanenti il cavallo è guidato da lui. A partire da luglio i problemi sono risolti e United King sale ai vertici della categoria, quindi lo iscriviamo al concorso di Utrecht, che si tiene a settembre, dove si svolge il campionato olandese per i 5 anni, gli iscritti sono 13 e rappresentano il meglio dei tuigpaarden e qui ci aggiudichiamo il titolo di campione olandese. Vincere un campionato, specialmente se all'estero, è sicuramente motivo di felicità e ci si domanda se nella vita potrà ancora capitare una cosa simile, ma quello che importa maggiormente è stato l'entrare nel merito delle problematiche relative ai cavalli che partecipano a questi concorsi. Da Emmink, nonostante il suo carattere non facile, ho appreso una parte della sua tecnica imperniata fondamentalmente su basi di dressage ed a volte con soluzioni che potrebbero sembrare contrarie al comune senso logico ma estremamente efficaci, inoltre vi posso garantire che lo standard tecnico dei concorrenti di queste gare è molto elevato, vi assicuro che un nostro "professore" verrebbe condito con olio e sale poi tranquillamente ingurgitato da un qualsiasi partecipante a questi concorsi. Nel frattempo mi è capitato di acquistare un altro tuigpaard, di 3 anni, da apparigliare a United King e quindi partecipare il prossimo anno anche nella categoria pariglie, se sono rose fioriranno...

I GELDERLANDER

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Velasquez - La reddition de Breda

Questo meraviglioso carrozziere prende il nome dalla terra in cui è iniziato il suo sviluppo: la Gheldria regione situata nella parte centrale dell'Olanda.
Il gelder fa parte dei grandi carrozzieri nordici che sono stati plasmati, oltre che dall'opera umana, dalle condizioni ambientali e climatiche che troviamo in quella fascia di regioni comprese tra la Bretagna ed il mar Baltico; estati fresche, inverni non particolarmente rigidi, disponibilità di pascolo tutto l'anno, terreni soffici e pianeggianti hanno sviluppato cavalli di grandi strutture e diametri, le quali, con immissioni di razze a sangue caldo, avvenute nei secoli, presentano anche temperamento e stamina. Razze, che nel tempo si sono alternate, come: Breton postier, Normanno, Bidet noir du Cotantin, Gelderlander, Groninger, Frisone orientale, Oidenburger, Hannoveraner, Holsteiner, Frederiksborg, Mecklemburghese e Prussiano orientale ne sono la riprova

Malauguratamente, molte di queste razze attualmente non dispongono delle caratteristiche originali, in quanto sono state trasformate da principi selettivi finalizzati a produrre cavalli sportivi per salto ostacoli e dressage.

Per trovare le origini del nostro Gelder dobbiamo andare a ritroso nel tempo sino all'occupazione spagnola dei Paesi Bassi avvenuta nel XVI secolo e durata per circa 100 anni, in questo periodo stalloni spagnoli accoppiati alle fattrici agricole locali hanno fissato caratteri che sono ancora riconoscibili, infatti, se guardiamo con cura un gelder di vecchio modello troviamo, abbinati ad un corpo di forte struttura, la testa montonina e l'incollatura verticale con bello stacco di nuca tipiche dei cavalli di epoca barocca, se osservate il quadro di Velasquez "La resa di Breda" (Roccaforte olandese) nel cavallo del generale Spinola in esso raffigurato troverete quello che intendo dire in modo chiaro.

Sino a metà dell'800 l'allevamento del Gelder è stato rivolto allo sviluppo di un cavallo a sangue caldo adatto all'agricoltura poi, con l'avanzata della motorizzazione la situazione cambiò; occorrevano cavalli più adatti al tiro leggero ed alla sella, e a questo punto gli olandesi, da grandi uomini di cavalli, seppero fare scelte stalloniere oculatissime importando maschi di primordine come:

Questa evoluzione della razza avveniva nell'ambito di diversi libri genealogici a carattere regionale e negli anni ' 60 il Ministero dell'Agricoltura olandese ha riunito tutto l'allevamento in un unico libro genealogico ed istituendo il KWPN (reale cavallo a sangue caldo olandese), non in ottica di ottusa standardizzazione, ma creando 3 sottogruppi genealogici specifici in funzione delle caratteristiche di utilizzo, ovvero:

il RIJPAARD Cavallo da concorso ippico, dressage ed eventing,
il TUIGPAARD Cavallo carrozziere, adatto anche a show e gare di andatura,
il BASISPAARD Cavallo multiuso, ricreativo.

Orbene, il gelder che noi intendiamo correntemente, attacchiamo ed amiamo è in realtà il tuigpaard. Ed ora immergiamoci nella storia di questo brillante ed energico carrozziere. Tempo fa, un amico olandese mi raccontava che la storia incomincia la domenica mattina, giorno in cui tutte le famiglie di agricoltori, messo il vestito buono, pulito il cavallo ed il carro con i quali sino il giorno prima avevano lavorato in campagna, si recavano alla chiesa del villaggio per la funzione religiosa. Erano tempi duri, in cui gli unici svaghi erano rappresentati da un sigaro, una birra e da un cavallo buono per la campagna ma con belle andature da mettere in bella mostra la domenica mattina davanti la Chiesa e magari fare qualche bella trottata, dopo la Santa Messa, tra l'improvvisato pubblico locale lungo la strada principale del villaggio. In questo modo si creò tra gli agricoltori uno spirito competitivo e la nascita dei primi concorsi di andatura per tuigpaard.

Fino agli anni '70 il tuigpaard era un cavallo dal peso oscillante tra i 550 e i 700 kg di altezza variabile tra il 1.65 e 1.75 m prevalentemente di colore sauro ma anche baio. morello e grigio, con frequenti balzane e lista in fronte, un po' corto di gamba, con ottima incollatura, testa piatta e montonina, schiena diritta come un tavolo da bigliardo, zoccoli grandi e un po' piatti, andature non particolarmente rilevate ma ampie e maestose, temperamento a volte non eccessivamente nevrile, a proposito, ricordo che in quegli anni era frequente trovare nelle scuderie qualche fusto di semi di canapa che uniti alla pietanza davano al cavallo maggior "tono".
Per supplire a questa mancanza di "tono" nel 1973 venne importato dall'Inghilterra lo stallone Hackney Cambridge Cole un baio di buona struttura che diede una svolta storica all'allevamento generando Renovo il più importante stallone degli ultimi 30 anni, baio, 1.73 al garrese, andature superlative, padre di moltissimi campioni e stalloni di successo.
Con Renovo il tuigpaard, pur mantenendo la statura, è divenuto più leggero, le sue andature sono migliorate al punto di essere a volte superiori a quelle dell'Hackney, la nevrilità è aumentata, per cui, è diventato un poco più difficile da gestire.
Un esempio che faccio spesso: se Nureyev non fosse stato un po' matto, non avrebbe potuto essere il più famoso ballerino della storia è sempre cosi, nella vita le cose più belle sono anche le più difficili.

Personalmente, ritengo che il tuigpaard rappresenti il miglior cavallo carrozziere al mondo, taglia, distinzione, temperamento e andature sono le caratteristiche peculiari, non riscontrabili in nessun'altra razza, in effetti, basta osservare il suo utilizzo che spazia, con successo, in tutte le specialità del cavallo attaccato.


Consiglio da amico: se dovete acquistare un cavallo lasciate perdere i "mena mort" acquistate un buon tuigpaard !!!

Cesare Martignoni

P.S:"Mena mort" rappresenta un'espressione dialettale di radice francese comune nell'area padana che sta ad indicare i cavalli utilizzati per i funerali

CARROZZE

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